26 Febbraio h17, presso la Libreria Alegre, circonvallazione Casilina 72, intervengono:
- Oleksandr Pechenkin (Соціальний рух), militante della sinistra radicale ucraina
- Alexander Bikbov (Centre d’études des Mondes Russe, Caucasien & Centre-Européen) sociologo russo
Il 24 Febbraio sarà passato esattamente un anno dall’inizio della criminale invasione russa dell’Ucraina. Una guerra spaventosa, sia per la ferocia sul campo da parte dell’invasore che per le ripercussioni globali e le conseguenti inquietanti possibilità di estensione del conflitto. Le morti sono già alcune centinaia di migliaia, i rifugiati sono oltre 10 milioni, in un conflitto che vede bruciare proiettili e bombe ad un ritmo che non si vedeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Il popolo ucraino da un anno resiste riuscendo a fare saltare i piani di conquista di Putin, ma lo stallo sul campo e l’inasprimento della contrapposizione tra blocchi pone sempre più il problema del rischio di escalation globale e il potenziale uso di bombe nucleari da parte della Russia.
In questo scenario complesso ed estremo che non vede facili formule risolutive all’orizzonte, si è purtroppo vista l’assenza di un internazionalismo di sinistra anticapitalista a sostegno dell* oppress* dell’est Europa risucchiat* nel gorgo della guerra e del dispotismo. Le voci della sinistra dell’est sono spesso ignorate, con conseguente sottovalutazione dell’imperialismo russo, e la narrazione è spesso tutta schiacciata sulla geopolitica, facendo scomparire i popoli, le classi sociali, l’oppressione eteropatriarcale, il dominio coloniale.
Abbiamo perciò deciso di dare voce a chi è direttamente coinvolt@ da questa terribile situazione, per parlare di cosa sta succedendo in Ucraina e in Russia, dell’opposizione di sinistra in questi paesi, della resistenza e della lotta dal basso dellɜ oppressɜ, della solidarietà internazionalista e delle prospettive future.
Intervista «Disuguaglianze e resistenza nella Russia di Putin» ( Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa)